Primo Modolin (Brugine, 1948) definisce la sua passione per la pittura come un modo “per dare un ulteriore senso alla mia vita”. Il suo esordio risale al 1966 con i primi disegni. Poi, un anno dopo, comincia a dipingere. Frequenta musei e mostre con l’occhio di chi vuole imparare e poi trasmette sulla tela le cose che ha visto. Per imparare tecniche ed uso dei materiali frequenta i corsi serali di disegno tenuti da Pompilio Dal Prà a Piove di Sacco e si dedica alla pittura en plein air producendo una lunga serie di paesaggi. Sono le sue prime vere opere che incontrano il favore di parecchi collezionisti.

Ma con il tempo il suo stile cambia. E’ attratto dalle conquiste spaziali alle quali dedica una serie di quadri che le esaltano. Il passo successivo è verso l’astrattismo di tipo geometrico che assume il significato simbolico di un inno al progresso scientifico e tecnologico, inserendo però, via via che il tema si va approfondendo, elementi la cui visualizzazione dice che comunque è la Terra la casa dell’uomo.

Altre tematiche lo attraggono quasi contemporaneamente, come la musica che egli riesce a rendere quasi tangibile con inserimenti di spartiti e figurazioni di strumenti in un armonico caleidoscopio di colori.

Da alcuni anni Modolin ha scelto di vivere a Pontelongo e si è messo subito a disposizione della comunità offrendo la propria collaborazione nelle principali manifestazioni e soprattutto alla scuola media dove ha messo la propria esperienza al servizio dei ragazzi.

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