[vc_row][vc_column width=”1/3″][vc_single_image image=”5736″ alignment=”center” border_color=”grey” img_link_large=”” img_link_target=”_self” img_size=”full”][/vc_column][vc_column width=”2/3″][vc_column_text]Quando si parla di Pontelongo e della sua storia, è praticamente impossibile non mettere in evidenza il grande rapporto tra lo storico voto alla Madonna, che ha salvato il paese dalla pestilenza, e la comunità dei pontelongani, che da oltre trecento anni rinnova questo impegno ogni prima domenica di maggio.
Del come si siano svolti i fatti e di quale fosse la situazione economica e sociale in quel lontano 1676, abbaiamo una ricostruzione importante, raccolta in una pubblicazione di monsignor. Claudio Bellinati realizzata in occasione del terzo centenario del voto, svoltosi nel 1976.
La tenacia e la passione di alcuni nostri storici locali, guidati dal parroco don Aldo Manfrin e dall’Amministrazione Comunale, hanno permesso di realizzare la presente pubblicazione che integra e completa il lavoro sopra citato. Recuperare pienamente lo spirito e la forte venerazione alla Madonna che i nostri avi hanno dimostrato di avere, inserendo il tutto in una cornice più ampia del territorio dell’epoca, rappresenta anche l’occasione per attualizzare il significato e l’importanza della manifestazione del voto in un mondo che cambia.
Il voto di oggi si svolge in un contesto molto diverso da quello in cui è nato: la peste non c’è; le strade, i ponti, le condizioni economiche delle persone sono decisamente migliorate. A tutti è garantita una vita dignitosa, cosa che non poteva dirsi anche solo mezzo secolo fa.
Io credo che il nostro compito sia quello di recuperare lo spirito originario dei nostri antenati, fatto prevalentemente di fede e riconoscenza per la grazia ricevuta, anche se espressa in forma semplice come lo erano la persone dell’epoca.
Sappiamo bene tutti che oggi le “pesti” che affliggono il nostro mondo, con le quali dobbiamo quotidianamente fare i conti. Esse si chiamano indifferenza, discriminazione, sopraffazione, odio, egoismo, sete di potere. Per sconfiggerle è necessario un costante impegno per la salvaguardia dei diritti dei più deboli e delle persone in difficoltà, lasciando da parte le questioni personali e gli egoismi che troppo spesso purtroppo troviamo anche nella nostra società. Per questo desidero ringraziare quanti hanno collaborato alla realizzazione di questo documento, volto a ricercare quelle parti inedite di storia locale che ci permettono oggi di vedere con occhi nuovi le cose che ci circondano e, soprattutto, di poterle valorizzare pienamente.
Il Sindaco di Pontelongo
Dott. Federico Ossari[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row]