Pietro Pianta (1940) è la gloria sportiva più importante del paese.

Ha cominciato a giocare a calcio da ragazzino con i suoi amici in squadre improvvisate nelle interminabili partite nel cortile della ex Casa del Fascio ed è stato notato per la sua eccezionale capacità di “volare” tra i pali della porta, parando anche dei palloni che sembravano impossibili.

E’ stato così che è entrato nella squadra pontelongana come portiere ed alla fine del campionato lo hanno convinto a sottoporsi ad un provino per gli allievi del Padova. Qui ha acquisito la consapevolezza delle proprie possibilità, ma non aveva prospettive di carriera.

A vent’anni è partito volontario per il servizio militare ed ha continuato a giocare nella squadra delle Fiamme Oro che era in 4a Serie. Finito il servizio militare è stato ripreso dal Padova, ma non trovando spazio in quella squadra, è stato avviato in prestito all’Anconitana. Tornato al Padova, per una serie di circostanze favorevoli è diventato portiere titolare, idolatrato, per le sue imprese, dai tifosi padovani. Notato dai grandi club, è stato ingaggiato dal Cagliari, Serie A, dove è rimasto per 4 anni. Poi è passato al Mantova, al Vicenza, all’Atalanta ed ha terminato la sua carriera di giocatore con la Cremonese.

A Cremona ha fatto poi il preparatore di portieri e, dopo un corso per allenatori, è stato ingaggiato dal Como sempre come preparatore di portieri.

L’Amministrazione Comunale di Pontelongo nel 1965 gli ha conferito una medaglia d’oro e, nel 2003, lo ha nominato Cittadino Onorario.

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